NARRAZIONE DELL'ESPERIENZA

QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI

 

L’incessante sviluppo delle tecnologie informatiche, che condiziona il contesto culturale odierno, impone alla scuola di rimanere al passo con i tempi adeguando le proposte didattiche alle esigenze degli alunni e alle richieste della società. Un’insufficiente padronanza dei mezzi informatici, infatti, costituisce ormai una forma di analfabetismo.

I bambini oggi sono sottoposti a una varietà di stimoli e arrivano a scuola già con un certo bagaglio di esperienze che comprendono la fruizione di attrezzature e materiali multimediali. Tali competenze devono essere prese in considerazione nell’ambito dell’insegnamento poiché costituiscono una risorsa importante che va rinforzata e indirizzata. E’ compito degli insegnanti fornire gli strumenti per un’interazione consapevole e porre le basi per un utilizzo attivo e critico.

Le nuove tecnologie svolgono un ruolo significativo nell’apprendimento offrendo ai docenti la possibilità di introdurre strategie didattiche più ludiche e aderenti agli interessi dei bambini. Le attività svolte al PC stimolano l’interesse degli alunni mantenendo alta la motivazione. Oggi sono disponibili molti software che danno l’opportunità di attivare abilità e consolidare capacità relative alle varie discipline. Le tecnologie multimediali, inoltre, promuovono la trasversalità progettuale e introducono nuovi stili cognitivi che favoriscono la costruzione di reti concettuali piuttosto che un sapere settoriale. Anche le potenzialità di internet possono essere ampiamente sfruttate per la ricerca di informazioni, ma anche per mettere la scuola in rete favorendo la comunicazione con l’esterno.

La nostra scuola è già dotata di un laboratorio multimediale che è regolarmente utilizzato da tutte le classi. In questi anni gli insegnanti hanno avuto modo di sperimentare l’uso del PC nelle varie attività scolastiche testandone la validità didattica. Si è deciso pertanto di incrementarne l’uso facendolo diventare uno strumento quotidiano e caratterizzare in tal senso l’offerta formativa del plesso.

Da diversi anni la scuola realizza progetti didattici interdisciplinari di valorizzazione e studio del territorio con il concorso dell’Amministrazione Comunale, che si è sempre resa disponibile alla cooperazione con il team dei docenti per arricchire l’offerta formativa del nostro Istituto, e con le varie agenzie del territorio.

La Scuola e il Comune intendono quindi mantenere gli ottimi rapporti di collaborazione con il progetto  “PCM – piccoli cre - attivi multimediali “ attraverso la realizzazione di:  

  •  un’ aula multimediale con la lavagna interattiva
  •  una classe multimediale dotata di 15 PC portatili con collegamento wi-fi 

Queste nuove risorse, insieme al laboratorio multimediale già in funzione, garantiscono agli alunni la possibilità di un utilizzo più significativo delle tecnologie informatiche. 

Inoltre la scuola intende aderire, su invito della Pro Loco di Porzus,  al progetto “Abbraccia l’Italia”  volto alla salvaguardia del patrimonio immateriale del territorio, che coinvolge diverse Pro Loco italiane  (http://www.patrimonioimmateriale.it/ ) .

All’interno del progetto rientra anche il percorso “Il giardino dei profumi” attivato per sperimentare direttamente gli antichi saperi relativi alle piante alimentari e aromatiche.

I progetti di plesso che nella nostra scuola ormai si realizzano da diversi anni sono il punto di riferimento per la costruzione del curricolo, che trova attuazione nel lavoro svolto quotidianamente in classe o, con scadenze temporali diverse, per classi aperte. Gli argomenti presentati in prospettiva interdisciplinare fanno capo ad un concetto chiave o tema conduttore e collegano le varie materie e i contenuti in base alle esigenze degli alunni e dell’ambiente, in un quadro complesso e articolato. La creazione di contesti ricchi di esperienze che appagano la naturale curiosità e l’atteggiamento esplorativo del bambino nei confronti dei fenomeni naturali e sociali, non ultimi quelli tecnologici, sono intervallati da momenti di riflessione di gruppo, dove trovano posto i significati culturali dell’agire e dove l’azione viene aperta alla comprensione del cosa si fa e del perché lo si fa. La partecipazione di più soggetti nella definizione dei percorsi e delle opportunità formative consente di identificare nel curricolo lo strumento dell’azione educativa che ha come fine la crescita e la valorizzazione del capitale umano e della persona del bambino.


 


FINALITA'


 

  • Acquisire tecniche e procedure informatiche
  • Favorire nei bambini un approccio critico e creativo nei confronti della tecnologia
  • Utilizzare in modo creativo il mezzo tecnologico
  • Proporre agli alunni modalità comunicative al passo con i tempi accanto allo studio delle tradizioni e dei saperi del territorio di appartenenza.
  • Proporre agli alunni nuove modalità di apprendimento basate su un sapere a mappe, piuttosto che su un sapere a settori.
  • Conoscere e valorizzare il patrimonio culturale immateriale del proprio territorio.
  • Permettere uno scambio dei saperi tra le generazioni e creare continuità nel “saper fare”
  • Favorire la socializzazione e la cooperazione.
  • Promuovere l’innovazione delle metodologie di insegnamento-apprendimento attraverso la sperimentazione di nuove tecnologie nella didattica.


OBIETTIVI

 

  • Fornire agli alunni una prima alfabetizzazione informatica e le prime competenze sull’uso dei sussidi multimediali.
  • Utilizzare software da soli o con l’aiuto dei docenti .
  • Promuovere l’uso del computer come momento trasversale alle varie discipline.
  • Utilizzare il linguaggio multimediale come forma di espressione multidisciplinare .
  • Saper progettare, organizzare e portare a termine un lavoro.
  • Saper usare il computer come strumento di lavoro.
  • Promuovere processi di socializzazione attraverso il lavoro di gruppo.
  • Ampliare esperienze  percettivo - sensoriali.
  • Costruire e mantenere aggiornato un sito web, che funga da strumento per la condivisione di informazioni ed esperienze tra scuola e  famiglie .

 

CONTENUTI E ATTIVITA’

I contenuti sono stati selezionati da più aree disciplinari, in accordo con il curricolo di Istituto, ma anche a realizzazione di un percorso unico ed integrato tra i saperi disciplinari, proprio dell’originale contesto culturale e sociale che si è andato sviluppando attorno al progetto di plesso della scuola primaria di Attimis. Ogni argomento è stato presentato in una logica reticolare ed è stato sviluppato nei vari ambiti disciplinari.

Di seguito i contenuti vengono, per praticità di lettura, suddivisi nei diversi ambiti e per livelli/classe:

Lingua italiana:

  • circle time per la socializzazione delle esperienze, lo sviluppo della consapevolezza sui propri processi educativi e la raccolta di proposte operative
  • testi narrativi e descrittivi relativi alle esperienze effettuate
  • produzione di fumetti per la documentazione dei percorsi
  • letture e ricerche, anche sul web, per l’approfondimento degli argomenti

Lingue comunitarie (inglese):

La realizzazione di percorsi in lingua inglese e in lingua friulana ha seguito l’impostazione metodologica dell’approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning), individuando pertanto all’interno delle unità proposte una o più unità didattiche da veicolare interamente in lingua inglese o in friulano o da supportare con un approfondimento lessicale in tali lingue, usando, se necessario, come lingua di spiegazione oltre all’inglese o al friulano anche l’italiano. I contenuti disciplinari e la lingua (lessico e strutture) sono stati di volta in volta selezionati a seconda del livello linguistico degli alunni delle cinque classi, arricchendosi via via in termini di lessico, strutture linguistiche utilizzate e complessità concettuale e tipologie testuali presentate agli alunni o elaborate insieme a loro:

  • CLIL matematica- scienze :Colours , numbers and herbs (classe prima);
  • CLIL matematica - scienze – tecnologia: Colours, herbs and shapes (classe seconda);
  • CLIL matematica - scienze: Herbs and vegetables, ordinal numbers, parts of the body, procedures (classe terza);
  • CLILscienze- tecnologia: Weather, computer, jobs and procedures (classe quarta);
  • CLIL scienze: Organic farming and visit on the farm (classe quinta).

Lingua friulana

  • Clil scienze: maraveis dall’ûf ,colors, formis, numars, jerbis e trasformazions, animai (classe prime);
  • Contis par furlan e proverbis;
  • La storie di Jacum dai Zeis, non di jerbis;
  • Mistîrs di une volte, tecnologje di cumò, storiis, descrizions;
  • Vite tai cjistiej, narazions, teatri par furlan

 

Matematica

  • Logica e statistica: classificazioni delle piante aromatiche, attrezzi da lavoro, sensazioni, preferenze individuali e rappresentazioni grafiche dei dati e loro rielaborazione tramite software informatico (diagramma Venn, di Caroll, tabelle, grafici, diagrammi a blocchi per rappresentare sequenze operative e procedure);
  • Numeri e problemi numerici (la decina, problemi con l’addizione e la sottrazione, numeri)
  • Spazio e misura: rappresentazioni grafiche in pianta (disposizione delle aiuole dell’orto, progetto di mobili, misure lineari, di peso, di superficie), percorsi grafici, reticoli, direzioni;
  • Geometria: linee, regioni, confini, figure piane e solide

Scienze 

  • Organismi viventi e non viventi;
  • Organismi vegetali e osservazioni di loro caratteristiche principali, raccolta e identificazione di materiali legati ai laboratori;
  • Organismi animali, anatomia, fisiologia, cicli di vita, bisogni in relazione all’ambiente ed ecologia;

Tecnologia:

  • manipolazione di materiali, dal punto di vista sensoriale e percettivo e riconoscimento in funzione dell’uso
  • utilizzo di oggetti nuovi per forma e funzione
  • ideazione di manufatti in funzione a bisogni rilevati e descritti
  • montaggio di oggetti semplici o di strumenti più complessi
  • progettazione e realizzazione di oggetti
  • messa a punto e collaudo di strumenti e oggetti realizzati
  • costruzioni bidimensionali (dimensioni del foglio di carta) e tridimensionali
  • ricerca raccolta e selezione di informazioni sull’uso di strumenti in alcune professioni
  • impiego degli strumenti informatici per raccolta dati, stesura testi, presentazione e pubblicazione di elaborati

Arte e immagine

  • tecniche di pittura, grafiche e plastiche
  • conoscenza e uso creativo di materiali diversi, di elementi iconici e visivi
  • acquisire immagini e rielaborarle dal punto di vista digitale
  • esplorare i linguaggi visivi per scoprire ed esprimere nuovi significati
  • Creazione di oggetti artistici con vari materiali: fieno, “scus”, legno, carta e cartoncino, semi… come proseguimento e rielaborazione delle esperienze vissute nei  vari laboratori con gli esperti
  • Rappresentazione iconica di piante con varie tecniche ( pastelli, acquerelli, collage…)

Scienze motorie

  • giochi e attività globali di esplorazione dello spazio, dei materiali e degli ambienti naturali
  • attività fini motorie, per lo sviluppo di schemi motori e di procedure (destrezza, manipolazione fine, coordinazione occhio mano, precisione)

 

TEMPI E  SPAZI

 

Il progetto ha avuto durata annuale, si è lavorato spesso per classi aperte utilizzando i corridoi e gli spazi comuni ( aula di inglese, atrio ). Gli  alunni hanno avuto accesso al laboratorio di informatica secondo un calendario concordato all’inizio dell’anno. I portatili sono stati utilizzati principalmente dalla classe prima, ma secondo le esigenze, anche dalle altre classi.

 

RIFERIMENTI TEORICI

 

Vygotskij afferma che, essendo gli esseri umani inseriti in una matrice socioculturale, la formazione del bambino avviene attraverso la relazione, considerando quindi non solo la componente cognitiva, ma anche l'intreccio fra sviluppo emotivo e sviluppo cognitivo. In quest’ottica  l’ambiente può limitare o favorire il suo sviluppo.

 

Curare l’ambiente di apprendimento sia sul piano relazionale che su quello dell’organizzazione didattica diviene perciò prioritario per lo sviluppo delle competenze.

 

Per quanto concerne le TIC abbiamo fatto proprio il pensiero di H. Gardner :

 

“La tecnologia è solo uno strumento, niente di meno, niente di più. Ho una penna: essa è uno strumento; posso usare la penna per scrivere una poesia e posso usare la penna per cavare un occhio a qualcuno. È solo uno strumento.

Anche i computers, essendo strumenti, possono essere usati per manipolare le persone o per liberarle, per insegnare nello stesso noioso modo rigoroso in cui si è insegnato per moltissimi anni, o per insegnare in modi molto nuovi.

E c’è di più: il computer consente di potenziare e di governare tutte le otto intelligenze. “

La multimedialità attiva nei bambini una varietà di canali sensoriali che:

-            stimolando il coinvolgimento emotivo che amplifica le interconnessioni cognitive agevolando l’apprendimento

-            potenzia le intelligenze multiple

 

Nella realizzazione del progetto abbiamo pertanto considerato il computer non un oggetto di studio, ma uno strumento di lavoro che i bambini di oggi devono imparare ad utilizzare in modo creativo  e critico. Sul piano didattico, inoltre, l’uso del computer può facilitare l’individualizzazione dell’insegnamento e favorire la presentazione degli argomenti in una logica reticolare piuttosto che sequenziale stimolando negli alunni la costruzione di una propria mappa concettuale.

 

In relazione al materiale per la progettazione, la ricerca, la presentazione teorica agli alunni  e gli esercizi on-line abbiamo selezionato la seguente sitografia  :

PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA

 

http://www.fabbriscuola.it/hyfabbri/alfabetiere/index.htm

 

http://www.pianetascuola.it/risorse/media/primaria/adozionali/re_alfabeto/atlante_parole/

 

 

CLIL: CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING

L’istituto comprensivo di Faedis è inserito nella rete CLIL degli Istituti della provincia di Udine di cui l’Istituto Uccellis di Udine è capofila e da alcuni anni le insegnati si avvalgono dei corsi di studio e approfondimento sulla metodologia CLIL promossi sul territorio regionale. La scuola primaria di Attimis partecipa ai bandi regionali per lo sviluppo della comunicazione nelle lingue comunitarie e minoritarie, intraprendendo percorsi di arricchimento linguistico in chiave plurilingue. Il territorio comunale dalla peculiare composizione e storia linguistica (in cui confluiscono principalmente l’italiano in quanto lingua nazionale, il friulano che è lingua minoritaria, lo sloveno che nella sua variante locale è parlato nei paesi di montagna, il tedesco che caratterizza i contatti commerciali e turistici e il francese a causa della massiccia emigrazione verso i paesi francofoni del secondo dopoguerra) è collocato a ridosso del confine orientale con la Slovenia e sulla direttrice di traffico che collega il bacino adriatico alla regione mitteleuropea.  Valorizzando, nel contempo, le risorse professionali dei docenti e le lingue presenti sul territorio, con una particolare attenzione alla dimensione di comunicazione globale della lingua, identificata nell’inglese, e della dimensione locale, identificata nel friulano lingua minoritaria, si è trovato ampliamento alle esperienze dei bambini proponendo un curricolo linguistico potenziato.

Le finalità sono di:

  • ·   favorire un clima positivo e di piacere all’ascolto e all’utilizzo di più lingue, come mezzo di comunicazione nella vita sociale e relazionale della classe e della scuola, tra adulto e bambini e tra bambini e bambini;
  • ·  
  • ·   superare la percezione della lingua straniera intesa come “disciplina scolastica”, per favorire il concetto di lingua come strumento di comunicazione naturale, che permea l’ambiente di vita attraverso una molteplicità di messaggi che sottendono le abilità di base della comprensione orale, delle capacità di lettura e di scrittura e della capacità di parlare;
  • ·   rinforzare

 

All’interno del paradigma legato alla metodologia CLIL sono stati individuati dalle insegnanti i quattro elementi fondanti del nucleo progettuale (le 4 C), adattando le indicazioni metodologiche della rete europea al quadro sperimentale definito dal progetto PCM:

  • Communication
  • Content
  • Culture
  • Cognition

L’approccio CLIL ha arricchito la proposta PCM di un nuovo ambiente di apprendimento, ha rappresentato una sfida per i docenti coinvolti, ma ha fatto nascere nuove motivazioni negli alunni, che si sono sentiti stimolati dai compiti loro richiesti.

Per maggiori informazioni sulla metodologia CLIL:

http://www.clilcompendium.com

 

TO LEARN MORE ABOUT CHILDREN AND MATHS: THE NATIONAL ACADEMIES PRESS

 

http://www.nap.edu/openbook.php?record_id=12519&page=180

 

TO PLAY WITH CHILDREN: ILLUMINATIONS

 

http://illuminations.nctm.org/LessonDetail.aspx?ID=L396

 

http://illuminations.nctm.org/ActivityDetail.aspx?ID=83

 

A SOFTWARE TO PLAY ON LINE: INDIRE LOGOBIT

 

http://sviluppo.indire.it/area_bambini/dr_bit/square.htm

 

http://www.math.it/tetris/tetris.htm

 

PER  TUTTE LE MATERIE

 

http://www.ivana.it/j/software.html

 

http://www.baby-flash.com/home.html

 

http://www.piccolimatematici.it/

 

SCIENZE

 

http://www.ddrivoli1.it/portoscienze/scienze.htm

 

http://noielambiente.altervista.org/piante/piante.html

 

http://www.bioinnoverbe.com/

 

http://www.coltivareorto.it/

 

http://flora.uniud.it/

 

LA FIENAGIONE

 

http://www.iccomeglians.net/Lavori/medie/educazionetecnica/fienagione/fienagione.htm

 

http://www.donneincarnia.it/paesi/sutrio-mede.htm

 

http://www.ladinia.org/ladino_cadorino/il_fieno.htm

 

http://sileno45.blogspot.com/2011/06/la-fienagione.html

 

IL MAIS

 

http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/i-musei-della-vita-contadina/museo-del-cartoccio-e-del-vimini

 

http://ic.berbenno.org/vecchio_sito/colture/coltur9.htm

 

http://www.colturaecultura.it/pict/titoli/estratti/CeC_MAIS_Estratto_Web.pdf

 

http://www.provincia.cremona.it/servizi/svilagri/all/20050404-1039170.pdf 

 

BACHI DA SETA

 

http://www5.indire.it:8080/set/bacodaseta/pagina9B.htm

 

http://www.gevcurone.it/visite/baco_da_seta.pdf

 

E INOLTRE

 

http://www.unich.it/giardino/aia08/4.pdf  

 

http://web.tiscali.it/fagagna/ciase_set_1.htm

 

http://www.museoetnografico.it/il_falegname.htm

 

http://www.ideeperdecorare.com/un_progetto.htm

 

 

METODOLOGIA

 

Recepito il principio secondo cui l’apprendimento è tanto più significativo e profondo quanto più coinvolge l’intera persona, e consapevoli che l’interazione con gli altri e la cooperazione sono elementi fondamentali dell’apprendimento, abbiamo strutturato i percorsi relativi al progetto secondo una didattica laboratoriale che consenta agli alunni di fare esperienze operative e di porsi in relazione fra pari e con gli adulti in modo più coinvolgente.

L’apprendimento attraverso il fare, inoltre,  mantiene alta la motivazione, stimola la curiosità e il desiderio di approfondimento. Assecondare l’esigenza di agire dei bambini fa sì che vengano a scuola con entusiasmo e questo facilita l’interiorizzazione delle conoscenze.

Abbiamo pertanto inteso :

- Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni

- Favorire l’esplorazione e la scoperta

-Incoraggiare l’atteggiamento collaborativo, sia all’interno della classe sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse.

 

 

IL PERCORSO

 

L’esperienza, che ha coinvolto tutti gli alunni della scuola, si è sviluppata nel corso di un anno scolastico. L’aspetto più originale del percorso è rappresentato dall’integrazione della tradizione e dei saperi del territorio con l’innovazione tecnologica nella trasmissione delle esperienze e delle conoscenze acquisite.

Ogni unità didattica ha preso avvio, infatti, da un laboratorio condotto da un esperto proposto dalla Pro Loco di Porzus individuato all’interno del territorio ed è stata in seguito sviluppata attraverso lo studio di materiali, metodologie produttive e la sperimentazione di tecniche anche con materiali diversi. Tutti i percorsi sono interamente visibili sul sito del progetto.

 

PRIMA UNITA’  :   IL   LABORATORIO DEL   FIENO


Sotto la guida dell’esperta i bambini di classe prima hanno sperimentato la costruzione di alcuni oggetti di fieno: gattini e  bamboline  che ognuno ha potuto progettare e personalizzare.

Il laboratorio è stato lo spunto per alcune attività :

  • Esperienze sensoriali con il fieno rilevando odori, rumori, sensazioni tattili….
  • Esperienze di tipo motorio ed emozionale. I bambini si sono tuffati, hanno fatto le capriole e si sono nascosti sotto mucchi di fieno, hanno anche provato a riposare in un letto di fieno  come si faceva una volta.
  • Ricerca di informazioni sulle tecniche di fienagione di oggi e di ieri con interviste agli anziani e visione di filmati sul web.
  • La conservazione del fieno ieri e oggi.
  • Produzione di testi sul fieno.

SECONDA  UNITA’   :   IL  LABORATORIO  DELLO “SCUS” 

 

L’ intervento a scuola di due persone abili nel realizzare oggetti con il cartoccio è stato molto motivante per i bambini delle classi seconda, quarta e quinta che hanno potuto:

Conoscere le modalità di preparazione dei materiali: scelta delle brattee, pulizia, colorazione ecc

Realizzare le classiche “sporte” , contenitori vari… e  semplici fiori.

 

Successivamente si sono avviate le seguenti attività di approfondimento:

  • Studio della pianta del mais e delle sue parti
  • Indagini sul mais ieri e oggi, i bambini hanno scoperto che nella civiltà contadina ogni  parte della pianta del mais veniva utilizzata
  • Acquisizione molti termini in lingua friulana relativi al mais e ai suoi usi
  • Proverbi della tradizione locale legati al mais
  • Analisi delle tematiche relative del mais nell’alimentazione umana, sia in riferimento al passato (polenta) che ai tempi odierni (pop-corn, Korn-flackes………)
  • Interviste nei propri nuclei familiari per conoscere le fasi della preparazione della polenta,   indagini sugli abbinamenti gastronomici tipici della tradizione locale..
  • Nella cucina scolastica sperimentazione diretta della cottura dei pop-corn  
  • Il menù scolastico : Presenza della polenta come cibo tipico della tradizione culinaria locale

 

TERZA  UNITA’  :  IL  LABORATORIO  DEI  CESTI 


L’incontro con il cestaio nel suo laboratorio, colmo di vimini di tutti i colori e degli attrezzi del mestiere,  ha permesso agli alunni di terza di conoscere ed appassionarsi a un’arte che li ha portati successivamente a sperimentare l’intreccio con i materiali più disparati coinvolgendo anche i compagni di altre classi

 

Le attività collegate al laboratorio sono state le seguenti:

 

  • Ricerche sul web  per conoscere la pianta del salice e del gelso, le essenze principali che venivano usate, in base alle loro diverse caratteristiche, per costruire i cesti
  • La scoperta dei mestieri di un tempo: il cestaio
  • La conoscenza di  una figura di un cestaio molto interessante: “Jacum dai zeis” personaggio particolare, famosissimo in tutti i mercati anche per i suoi racconti umoristici e le barzellette che raccontava per attirare l'attenzione delle persone
  • La lettura di  alcuni dei suoi racconti in lingua friulana giunti fino a oggi
  • La rielaborazione di una delle sue storie utilizzando la lingua friulana

 

Nel sito i vari materiali realizzati con l’arte dell’intreccio sono stati inseriti nella pagina “INTRECCI A COLORI” dove sono presenti diverse materiali realizzati intrecciando rafia, carta, cartoncino.

 

 

QUINTA  UNITA’ :  IL  LABORATORIO  DELLA  SETA


Studiando gli antichi mestieri i bambini hanno scoperto che un’attività molto praticata dai contadini era l’allevamento dei bachi da seta che permetteva, in un periodo molto breve (un mese circa), una buona integrazione del reddito familiare.

Pertanto è stata proposta la pratica  di allevamento alle classi seconda e terza che sono state coinvolte in:

  • Osservazioni dirette dalla schiusa delle uova allo sviluppo della farfalla
  • Accudimento degli animali con l’approvvigionamento quotidiano di foglie di gelso somministrate secondo le modalità adeguate all’età dei bachi
  • Osservazioni quotidiane con rilevazioni dei cambiamenti individuati
  • Documentazione fotografica delle varie trasformazioni
  • Interviste ai nonni
  • Rappresentazione del ciclo vitale del baco da seta
  • Ricerca in internet di notizie riguardanti la seta 

 

SESTA  UNITA’  :  IL  GIARDINO  DEI  PROFUMI  

 

L’attività del giardino dei profumi, portata avanti dagli alunni di prima, seconda e terza, è nata come esperienza operativa legata ai saperi e alle attività di un tempo: ogni casa aveva l’orto che permetteva la sussistenza delle famiglie contadine: la verdura non si acquistava mai in negozio! Inoltre saper seminare e crescere le piante faceva parte dei saperi che si tramandavano di generazione in generazione. Le piante, infatti, da sempre sono state utilizzate per il benessere e la salute dell’uomo. Anche oggi si usano per l’alimentazione, per aromatizzare i cibi, per rimedi casalinghi, per il loro profumo.

Nel nostro territorio sono presenti piante spontanee che vengono raccolte e utilizzate per la preparazione di ricette tradizionali. Questo patrimonio culturale  va preservato e trasmesso attraverso l’esperienza.

Attualmente le essenze vengono utilizzate per prodotti erboristici, ma anche dalle industrie che ne utilizzano i principi attivi e gli aromi.  Questo argomento è stato sviluppato in un incontro con un esperto della COOP che ha coinvolto le classi 1^, 2^ e 3^ e ha dato l’imput per attività volte alla conoscenza delle piante aromatiche e delle piante spontanee per uso alimentare .

Il  laboratorio all’aria aperta si è gradualmente sviluppato in diversi settori:

 

Þ    Il giardino dei profumiin cui sono state messe a dimora numerose piante aromatiche che sono state spunto per varie attività:

  • ·        Giochi sensoriali per la conoscenza delle essenze
  • ·        Osservazioni sulle parti delle piante
  • ·        Acquisizione di un lessico specifico anche in inglese e friulano
  • ·        Raccolta delle essenze che sono state utilizzate per la preparazione di infusi e bruschette
  • ·        Visita alla fattoria didattica “Il giardino commestibile “ per approfondire l’argomento

 

Þ    L’orto delle piante del Progetto Bio.Innov.Erbe che ha portato gli alunni a conoscere e le erbe spontanee della tradizione culinaria locale

  • ·         esperienze di documentazione sulle caratteristiche delle varie piante
  • ·         questionario alle famiglie
  • ·        

 

Þ    L’orto didatticoche è sorto in quanto alcuni alunni hanno spontaneamente portato a scuola delle piantine di ortaggi per l’orto della scuola, pertanto le attività correlate sono state:

  • ·        la classificazione delle piante dell’orto in base alla parte della pianta che è edibile
  • ·        studio dell’ habitat dell’orto per individuare le relazioni tra piante e animali individuando gli animali nocivi e quelli utili agli ortaggi
  • ·       

 

PUNTI FORZA E LIMITI

 

Aspetti positivi  

  • Abitudine dei docenti  a lavorare in team realizzando progetti di plesso strutturati in prospettiva intersisciplinare
  • ·        Collaborazione proficua e consolidata con gli Enti Locali

 

Difficoltà

  • La mancanza di fondi non ha consentito l’acquisto della LIM per la nostra scuola
  • Il collegamento wi-fi si è potuto realizzare solamente alla fine dell’anno scolastico
  • Non si è ancora instaurata nei genitori l’abitudine a consultare il sito per le comunicazioni scolastiche o per pubblicare richieste o commenti al lavoro
  • Sebbene l’esigenza sia sentita da più parti (docenti, genitori), mancano le risorse umane e materiali per un ampliamento dell’esperienza linguistica degli alunni (per esempio con percorsi in lingua tedesca).

 

VALUTAZIONE


L’intero impianto progettuale può essere analizzato e valutato a livelli diversi per la complessità che sottintende dal punto di vista educativo-didattico, organizzativo e per la portata innovativa delle scelte didattiche operate.

Il team docente si avvale di diversi elementi di professionalità consolidati e sedimentati nel corso degli anni, tra cui competenze nella didattica delle discipline, laboratoriale, nel campo della gestione dei gruppi, nella costruzione di relazioni con l’extrascuola, nonché nella individuazione di strumenti valutativi.  Tuttavia gli scenari sperimentali introdotti dal progetto richiedono anche strumenti di verifica e valutazione ad hoc che debbono essere elaborati in itinere. Infatti da un lato è necessario tener conto della progressione del curricolo degli alunni, dall’altro vanno monitorate diverse variabili, ritenute punti forti del progetto, che sono in continuo divenire (realizzazione del sito, sua resa dinamica, introduzione della rete wifi e della LIM, metodologia CLIL, offerta culturale del territorio).

Di seguito vengono riportati i livelli che nella riflessione finale sono emersi come fondamentali per apportare variazioni alla programmazione e alla didattica:

  • A livello formativo
  • A livello operativo ed organizzativo
  • A livello innovativo
  • A livello informativo e di comunicazione

 

RISULTATI E RICADUTA SUL RESTO DELLA DIDATTICA


Alunni


  • Sviluppo delle capacità organizzative e manuali e nell’autonomia
  • Sviluppo delle abilità sociali
  • Miglioramento nella motivazione ad apprendere e nell’autostima
  • Maggiore senso di responsabilità nei confronti degli impegni presi

 

Docenti


  •  L’utilizzo delle TIC ha favoritol l’approccio a nuove metodologie didattiche e stili di insegnamento
  • Il lavoro in team ha consentito in questi anni una costante crescita professionale grazie al confronto, alla circolazione delle idee a all’apprendimento cooperativo

 

Rapporti con le famiglie


  • La pubblicazione dei percorsi sul sito della scuola garantisce la trasparenza delle proposte e la condivisione dei percorsi educativi

 

APPENDICE 1

 

Tutti i materiali prodotti sono visibili  sul sito 

 

 www.creattivi.jimdo.com

 

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